LE PAGINE BIANCHE DI ANNE FRANK

sabato 23 gennaio 2016

UNA NUOVA IPOTESI SUL TRADIMENTO DEI FRANK

Dobbiamo riprendere l’argomento del post pubblicato il 21 giugno dello scorso anno, in quanto è emersa una nuova ipotesi riguardo il tradimento che portò all’arresto dei Frank e degli altri clandestini di Prinsengracht 263. L’unica cosa certa di quell’increscioso episodio è che si può affermare con certezza che si trattò di un tradimento, in quanto le guardie delle SS entrarono nell’edificio e a colpo sicuro intimarono a Kugler di mostrar loro i magazzini al piano di sopra e, successivamente, gli ordinarono di spostare la libreria per aprire la porta sul retro. Erano quindi già perfettamente informati di tutto; quella “voce femminile” che aveva telefonato al quartier generale dell’SD di Amsterdam, doveva aver spiegato bene dove si trovavano i clandestini. Ebbene, in un libro da poco pubblicato in Olanda (Bep Voskuijl – Basta Silenzio), si è avanzata una nuova ed inquietante tesi su chi avrebbe violato il segreto dei Frank. A scriverlo è stato Joop van Wijk, che non è altro che il figlio di Elizabeth –Bep- Voskuijl, la dipendente dell’Opekta che collaborò attivamente insieme a Miep Gies per proteggere i clandestini. Van Wijk, insieme a un giornalista belga, ipotizzano infatti che a tradire sia stata Nelly Voskuijl, la sorella di Bep che sin dall’inizio della guerra avrebbe collaborato attivamente con la Gestapo, nutrendo un vero e proprio odio verso gli ebrei. Che sia stato il magazziniere Van Maaren, una delle mogli degli altri magazzinieri, la donna delle pulizie, un fornitore di Miep, uno dei vicini di Prinsengracht oppure Nelly Voskuijl, non ci è dato di saperlo. L’unica cosa certa è che la verità non potrà mai essere accertata e che solo Dio potrà fare giustizia di chi tradì le migliaia di ebrei caduti poi nelle mani dei nazisti.
NUOVE RECENSIONI SU
Raffaella Verga
Grande trovata! L'autore si immedesima nell'animo femminile e travagliato della giovane Anna, che tutti noi abbiamo amato; dal mio punto di vista un'idea geniale.Romanzo forte e coinvolgente, non può di certo lasciare il lettore indifferente. Complimenti!!
Martina Tornabene
Un romanzo toccante, solo dalla lettura dell'anteprima se ne coglie l'intrinseca bellezza e profondità. Un romanzo che simboleggia un ponte immaginario fra ciò che è stato e ciò che sarebbe potuto essere, un modo per non dimenticare, mai. L'autore ci propone la sua visione originale della storia di Anne Frank, rimanendo aderente alla realtà dei fatti e al tempo stesso ipotizzando un futuro diverso per la piccola scrittrice. Un ottimo esperimento letterario che sorprende e invoglia il lettore a proseguire il racconto. Complimenti vivissimi, consiglio assolutamente la lettura.
Enrica Merlo
Non mi son certo sbagliata pensando che tu sia persona estremamente sensibile...e coraggiosa, ad affrontare una così potente eredità letteraria, e con quale delicatezza poi. Sono pienamente d'accordo sul fatto che l'immaginazione sia uno dei pochi modi di affrontare in modo vivibile l'esistenza; non stento affatto a credere che una volta cominciato tu ti sia sentito "tirare dentro" come in un vortice. Deve essere stata una bellissima esperienza che benevolmente ti invidio. Complimenti.
Renato Lopresto
Pagine da leggere e rileggere per come sono scritte e perché ricordano una delle più aberranti tragedie partorite dalla mente cosiddetta umana.
Lauretta
"Le pagine bianche di Anne Frank" sono quelle che Anne non ha scritto. Dario Pezzella, con una narrazione delicata e molto coinvolgente, scrive per lei quelle pagine, fogli e fogli, righe su righe di pensieri che Anne avrebbe voluto mettere nero su bianco. L'autore lo fa con grande capacità lessicale e con una fervida immaginazione; riesce a farci entrare negli stati d'animo che la giovanissima Anne Frank non ha potuto più raccontarci. Nelle parole di Pezzella sentiamo il cuore di Anne battere, percepiamo la sua voglia di vivere, la sua fiducia, il suo amore. "...è stato bellissimo poter pensare di farla rivivere..." dice l'autore ed io concordo pienamente. Emozionante ed ottimo lavoro, leggetelo. CLAUDIA PAOLILLO
Ciao Dario. Ho da poco finito di leggere il tuo bellissimo libro e devo dirti che mi ha emozionato e appassionato. Sei stato bravo ad immaginare i pensieri più profondi della povera Anne che spera fino all'ultimo di salvarsi. Scorrendo via via le pagine del suo diario si ha quasi la certezza che possa farcela... Saperla così forte, così matura per la sua età, così fiduciosa nella bontà degli uomini malgrado l'abisso in cui precipita, mi ha provocato una gran rabbia. Sembrava quasi di vederla e ho pensato che non doveva andare a finire così! Mi sono chiesta anche come abbia potuto mantenere la sua incrollabile fede in Dio, mentre attraversava le pene dell'inferno. Nessuno ci avrebbe più creduto dopo tanto patire e dopo essere stata testimone di così tanti orrori.

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